Telemarketing e registro opposizioni, 4 anni di attesa.
Entro la fine di luglio, entrerà finalmente in vigore il registro delle opposizioni che dovrebbe creare una diga contro il telemarketing aggressivo, ovvero senza consenso.
Ma sarà davvero così facile?
Un registro dove iscrivere il proprio numero di telefono per evitare, o almeno provarci, di ricevere telefonate di telemarketing esiste già da qualche anno, ma è stato creato nel momento stesso in cui è diventato obsoleto.
Infatti creare un registro dove poter inserire il proprio numero di telefono fisso, nel momento in cui praticamente tutti utilizzano più che altro la linea fissa, è a dir poco inutile.
Le chiamate di telemarketing infatti arrivano soprattutto sui nostri telefoni cellulari, indipendentemente dal consenso che abbiamo espresso nelle diverse piattaforme a cui abbiamo acconsentito di poter utilizzare il nostro numero per scopi pubblicitari.
Ogni giorno o quasi infatti, riceviamo telefonate delle più disparate aziende che dall’Italia o dall’estero, ci propongono servizi di telefonia, elettricità, trading online, internet e chi più ne ha più ne metta.
Nonostante queste chiamate dirette sui nostri cellulari privati non siano le benvenute infatti, non abbiamo modo di arginare la perdita dei nostri dati personali, e i registri con il nostro numero ed il nostro nome sembrano girare liberamente di azienda in azienda.
Registro delle opposizioni, come funziona?
A partire da quest’anno quindi, con la creazione del registro delle opposizioni avremo la possibilità di inserire il nostro numero di cellulare dentro questo strumento, che teoricamente dovrebbe servire ad evitare che chiunque utilizzi il telemarketing come strategia di sponsorizzazione di raggiungerci senza il nostro consenso.
Il registro dovrebbe addirittura annullare i consensi eventualmente dati precedentemente a qualunque azienda di usare il nostro numero di telefono, interrompendo quindi una precedente autorizzazione.
Ma sarà davvero così? Purtroppo no, il registro infatti riguarderà solamente quelle aziende che hanno sede operativa in Europa, dove lo strumento è stato creato e sarà in vigore.
Il primo scoglio sarà quindi quello di evitare di ricevere telefonate di telemarketing da soggetti extraeuropei, che non avranno nessun obbligo di seguire il registro, e quindi la nostra preferenza di non essere contattati.
Non basterà infatti la presenza del registro a stare tranquilli, nemmeno con le aziende europee, è facile immaginare infatti come il semplice appaltare le televendite in paesi esteri con operatori che parlano la nostra lingua per provare ad aggirare il registro, senza contare due fattori che possono rendere farraginoso il meccanismo di protezione dei consumatori.
Tanto per cominciare, la registrazione stessa è ovviamente affidata al consumatore, non sarà automatica, e anche l’attività di controllo dovrà essere facilitata dai consumatori, oltre che dalla magistratura.
Senza una tempestiva denuncia dei diretti interessati, e un meccanismo abbastanza snello per verificare e controllare chi effettua telemarketing al di fuori della legge, è infatti improbabile che questo strumento di protezione del consumatore abbia degli effettivi benefici sulla pace e la tranquillità dei nostri cellulari.
Quattro anni per fare la legge, quanti minuti per trovare l’inganno?
Se abbiamo atteso quattro anni per l’istituzione di questo registro, quanto tempo ci vorrà prima che diventerà obsoleto, o addirittura inutile? I punti deboli sono già sotto gli occhi di tutti, perfino dei legislatori.
Tanto per cominciare, nessuno impedisce alle aziende di telemarketing di inviare messaggi sul telefono o su whatsapp, strumenti che sono rimasto al di fuori di questo strumento, senza contare, che già adesso l’etere pullula di aziende fantasma o con sede all’estero, che anche se operanti per aziende europee sono sempre difficili da controllare.
Non resta che rimanere a vedere, e nel frattempo, spegnere il cellulare dopo cena, se proprio vogliamo stare tranquilli.